Per ovviare almeno in minima parte al problema della deforestazione, la casa editrice argentina Pequeno Editor ha pensato di realizzare ecolibri che, una volta letti, è possibile piantare per ottenere degli alberi grazie ai semi impastati nella cellulosa.
Il progetto, nato con l’obiettivo di sensibilizzare i più piccoli sul tema della sostenibilità ambientale, prende il nome di “The Book Tree” e ha coinvolto numerose librerie di Buenos Aires dove è stato collocato un contenitore di vetro colmo di terra, sassi e una piantina a dimostrazione di come i libri possano tornare a diventare piante. La carta con cui sono realizzati gli ecolibri è priva di acidi e in essa sono contenuti semi di Jacaranda, un tipico albero Sudamericano e degli Stati Uniti Centrali; l’inchiostro, naturalmente, è biodegradabile al 100%.
Autori del libro sono Anne Decis e Gusti Limpi il cui racconto, “Mi papà estuvo en la selva”, ha come protagonisti la foresta equatoriale, la biodiversità e il rispetto tra le differenti culture.
Ogni anno, in Argentina, vengono pubblicati più di 1500 libri, stampate circa 6 milioni di copie al mese e più di 45.000 pagine all’anno con una conseguente diminuzione di ettari ed ettari di foresta. Quindi, quale modo migliore per restituire gli alberi alla natura se non ripiantando libri?